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Carta geologica dell'Italia (tratta dal  volume  "Geologia per l'Italia")

Carta geologica dell’Italia (tratta dal volume “Geologia per l’Italia”)

 

È di oggi  la notizia di uno  sciame sismico  verificatosi  nell’Appennino  tosco – emiliano con una magnitudo 4.3 nel suo punto  di registrazione maggiore.

Per fortuna non vi  sono  state segnalazione di  danni alle cose o alle persone ed il tutto  rientrerà in un fatto  di  cronaca che, per il futuro, interesserà solo  gli  addetti  ai lavori per i loro  dati  statistici.

Sarebbe riduttivo, però,  parlare “di addetti  ai lavori”, appunto  i  geologi, solo come osservatori  passivi di  ciò che accade nel  sottosuolo del nostro Paese e, in generale, per tutto  quello  che riguarda la geologia.

Sono molteplici i contributi  che la geologia offre nel  campo  della conoscenza del  territorio, della sua integrità e conservazione nonché  la prevenzione per quanto  riguarda   le catastrofi naturali.

A questi  aspetti  si  aggiungono anche quelli dello  sfruttamento sostenibile delle risorse idriche ed energetiche: il tutto per dire quanto  sia importante questa scienza e quanto, purtroppo, oggi viene generalmente  trascurata dalle istituzioni .

Per questo motivo  la Società geologica italiana  ha ideato  la pubblicazione “Geologia per l’Italia” (scaricabile sia dal  box  sottostante  che dal sito della Sgi) nelle cui  sessanta pagine sono illustrati i  contributi di  questa scienza per la conoscenza ed  il bene comune.

L’inizio della fotosintesi: nuove ricerche in India

"Geologic Clock" Autore: Bukkia

“Geologic Clock”
Autore: Bukkia

 

La composizione dell’atmosfera primordiale del nostro pianeta era soprattutto fatta di metano e anidride carbonica con livelli trascurabili di ossigeno.

Bisogna aspettare fino  a 2,4 miliardi  di  anni  fa affinché i livelli  di ossigeno  diventassero  tali  da permettere quel salto  evolutivo della vita come la conosciamo  oggi.

Pur essendo il periodo   di  2,4 miliardi  inimmaginabile se confrontato con la nostra quotidiana  concezione di tempo, questo limite è stato  ulteriormente abbassato  di  seicento milioni  di  anni, quindi  ci  spostiamo  a tre miliardi  di  anni  fa, da una recente ricerca dei  geologi del  Trinity College di  Dublino.

Essi, insieme ad un team  di  ricercatori  indiani  dell’Università di Kolkata, , hanno  utilizzato il sistema isotopo di  decadimento uranio – piombo naturale  per lo  studio  di un   paleosuolo    in India orientale.

Le analisi  hanno  evidenziato elevati livelli  atmosferici  di ossigeno risalenti, per l’appunto,  a tre miliardi  di  anni  fa, e che questi  livelli potevano  essere tali  solo  in presenza del processo  di  fotosintesi utilizzato  da microrganismi ascrivibili  a forme batteriche (le piante, anche quelle più semplici, si svilupperanno più tardi percorrendo  la scala evolutiva della vita terrestre).

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