131015

Se Paperopoli esistesse, sicuramente il suo papero  più ricco (Paperon de’ Paperoni:  per chi  è  a digiuno sui nomi della famiglia dei paperi disneyani) avrebbe finanziato la ricerca che,  nella realtà, ha svolto il Cnrs francese (l’equivalente del nostro Cnr): il modo con il quale si  creano  le miniere d’oro.

Si  sa che l’oro può trovarsi in alta concentrazione in alcune miniere,  di  cui  la più grande si  trova in Indonesia (Grasberg Mine) con una produzione di 44,912 tonnellate di oro  puro (dati  riferiti all’anno 2011), ma non si  comprendeva il perché di  tale abbondanza.

L’oro è l’elemento molto inerte: non è intaccato dalla maggior parte dei  reagenti chimici mentre con il mercurio  forma un amalgama. Per questa sua caratteristica è difficile pensare che i normali  fluidi geologici potessero  funzionare da “nastro  trasportatore” per l’oro. Fintanto  che, nel 2011, venne scoperto lo  ione trisolfuro (S3).

Il team franco – tedesco  che scoprì in laboratorio  lo ione trisolfuro, accertò che esso  era molto stabile in forma acquosa e che, quindi, scorrendo negli  strati  geologici  trasporta con se i metalli  nobili  tra cui, appunto, l’oro facendolo depositare nelle miniere.

La scoperta dell’ S3 potrebbe anche essere utilizzata per affinare i processi  di  estrazione dell’oro.

Scrooge McDuck (alias Paperon de’Paperoni) ci  sta già pensando al suo  utilizzo  pratico.