Il ritrovamento negli Anni ‘60 di un manoscritto in lingua maya, risalente al periodo preispanico, sarebbe degno di un racconto basato sulle gesta dell’intramontabile archeologo – eroe Indiana Jones.
Infatti, il manoscritto venne trovato da alcuni tombaroli in una grotta dello stato messicano dello Chiapas. Nel 1965 venne acquistato dal collezionista messicano Josué Sàenz e, nel 1971, esposto al Grolier Club di New York (da cui prese il nome di Codice Grolier).
Il Codice Grolier, una volta accertata la sua autenticità, potrebbe essere il più antico manoscritto in lingua Maya dei quattro oggi conosciuti: oltre ad esso gli altri codici sono quello il Codice di Dresda, il Codice di Madrid ed il Codice di Parigi (prendono ovviamente il nome dalla città che li conserva).
A questo punto è bene ricordare che i Maya, pur non avendo prodotto molti documenti scritti, hanno utilizzato come supporto per la scrittura materiale organico (cortecce di vegetali) che nel tempo venivano deteriorate dal clima umido dell’America centrale, per non parlare della distruzione avvenuta per mano dei cristiani europei che vedevano in questi manoscritti opere eretiche.
Ritornando al Codice Grolier esso è composto da dieci pagine contenenti geroglifici Maya, raffigurazioni di divinità e un calendario con gli spostamenti di Venere (pianeta importante nella cultura Maya per eventi religiosi) che ricopre un arco di tempo di 104 anni.
Si è detto in precedenza che il Codice Grolier, per la rocambolesca vicenda riguardante la vendita al collezionista messicano, è stato da molti ritenuto per anni un falso.
A questo ribadiscono coloro che vedono nel Codice Grolier un autentico documento Maya, adducendo al fatto che analisi al radiocarbonio confermano che i testi sono stati scritti nel primo periodo post – classico (900 – 1200 d.C. – vedi tabella fine articolo) e che le divinità raffigurate nelle immagini non erano ancora state scoperte al momento del ritrovamento. Inoltre, un particolare pigmento presente sui fogli chiamato “Maya blu” , è stato possibile sintetizzarlo in laboratorio solo dopo il 1980.