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Materia oscura ed estinzione dei dinosauri

Lisa-Randall

Lisa Randall

Lisa Randall (nella foto) è una ricercatrice e professoressa di  scienze presso l’università di  Harvard,   i suoi  studi recenti  sono stati indirizzati  verso  la materia oscura cioè quella forma di  materia che, se pur interagendo debolmente con la materia ordinaria attraverso  la gravità, non emette o assorbe luce.

Dark Matter and the Dinosaurs” è il titolo  del suo libro in cui avanza l’ipotesi  che la materia oscura sia stata una concausa per la  scomparsa dei  dinosauri  65 milioni  di anni fa.

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L’estinzione dei  dinosauri, ed insieme ad essi anche tre quarti delle specie viventi  allora, è stata causata da una cometa probabilmente proveniente dalla cintura di Oort, cioè quella regione dello  spazio oltre l’orbita di  Nettuno densamente popolata da comete.

Lisa Randall, nel suo libro,  ipotizza che l’orbita della cometa sia stata turbata da un’enorme massa formata da materia oscura che,  a differenza dell’altro  tipo  di materia oscura presente nello spazio e  ricordandoci di  essere sempre nel  campo  delle ipotesi scientifiche, si  sia condensata in un disco la cui  influenza gravitazionale era potente tale da “rapire” la cometa dalla sua orbita originaria.

 

Un dubbio scientifico sul Bosone di Higgs

Sezione del Large Hadron Collider (LHC)

Sezione del Large Hadron Collider (LHC)

Il dubbio che la particella scoperta l’anno  scorso dai fisici del CERN sia effettivamente il bosone di  Higgs, può lasciare indifferente la maggior parte delle persone le quali, prese nella spirale della crisi  economica, pensano piuttosto alla soluzione di problemi più contingenti come la difesa del lavoro.

 Questo, però, non esclude che la dichiarazione di un team di  scienziati, capitanati  dallo  scienziato Mads Tourdal Frandsen (professore associato  presso il Centro di  Cosmologia e Fisica delle Particelle della University of Southern Denmark), non abbia creato un certo  scompiglio nel mondo  scientifico.

Ad essere sotto  accusa sono i dati ricavati  attraverso gli  esperimenti  condotti  con il LHC del  CERN: essi  sono ritenuti non abbastanza precisi  per dire che quella scoperta sia proprio  il bosone di  Higgs quanto piuttosto una “techni-higgs particle”.

Per noi  profani, a questo punto,  le cose si  complicano: a fare la differenza tra bosone di  Higgs e “techni-higgs particle” sta nell’appartenenza a due differenti  teorie dell’universo in cui in una il bosone di  Higgs è una particella elementare, mentre nell’altra la “techni-higgs particle” è composta da sub-particelle elementari  chiamate “techni-quarks”.

Naturalmente, che sia giusta un’ipotesi piuttosto  che l’altra, è sempre la ricerca che andrà avanti per svelarci i misteri  del mondo  che ci  circonda.

 

 

 

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