In questa foto d’epoca figura la famiglia reale dei Bertoleoni.
I Bertoleoni, in effetti, non figurando negli Elenchi Nobiliari ufficiali del regno d’Italia, non potrebbero essere considerati dei nobili, ma si sa un titolo non si nega a nessuno.
Loro stessi, a riprova del sangue blu che scorre nelle vene, riportano che la foto di famiglia ad inizio articolo è la stessa che è esposta a Buckingham Palace, tra le immagini di tutte le dinastie del mondo.
Se fosse vero, e forse lo è, il loro ex – regno era quello più piccolo del mondo, in quanto occupava la superficie di un isola della Sardegna: Tavolara.
La famiglia è originaria di Genova che, dalla Corsica, si trasferì dapprima nell’arcipelago della Maddalena ed infine sull’isola di Tavolara.
Siamo all’inizio dell’Ottocento, quando Giuseppe Bertoleoni arriva a stabilirsi a Tavolara dedicandosi all’allevamento di capre.
La leggenda, per metà storia, inizia quando re Carlo Alberto di Savoia, trovandosi nel 1836 a Tavolara, volle donare, forse per simpatia o forse per altro di cui non si conosce la verità, il feudo di Tavolara a Giuseppe Bertoleoni.
L’atto non arrivò mai alla prefettura di Sassari, ma questo non impedì che l’investitura fosse riconosciuta verbalmente dai diretti interessati e, magari ingigantita da altre voci non propriamente disinteressate (la nobiltà ha bisogno di una corte).
Con il figlio di Giuseppe Bertoleoni, Paolo I, il regno di Tavolara ebbe il suo massimo numero di abitanti: sessantuno persone (non è dato sapere se pagassero qualche forma di tassa al regnante).
Il regno termina con la morte di Carlo II di Bertoleone nel 1993.
Oggi la ricchezza dell’isola di Tavolara è nel turismo e nel demanio militare.
Almeno fino al 1994 discendenti della famiglia Bertoleoni gestivano un ristorante a Tavolara.