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The Public Domain Review: la conoscenza senza copyright

 

Prima che internet  diventasse quel  pozzo  inesauribile  dove attingere ogni  forma di  conoscenza che,  a dire il vero, è anche  inquinata da fonti inattendibili create per veicolare falsità, erano  le biblioteche e gli  archivi  storici ad essere l’unico luogo  fisico dove recarsi per studiare e fare ricerche.

Oggi, per fortuna, le biblioteche e gli  archivi sono  ancora i custodi di  fonti  scritte, ma cosa dire di  tutti  quei  libri o  documenti che, per un motivo  o per l’altro, son  scomparsi  dal  dominio pubblico, forse dimenticati in qualche fondo  di  magazzino per cui  non più consultabili.

Va detto  che la maggior parte di  questo  materiale nascosto  riguarda alcune bizzarrie del  sapere come, ad esempio, la storia di un nobile che visse tra le tombe Maya di  Palenque o  i disegni  di  macchine impossibili di  scienziati  del  Rinascimento oggi  pressoché sconosciuti.

A raccogliere l’eredità  di  queste opere senza più copyright,   mettendole  a disposizione del pubblico  della rete, ci  ha pensato un progetto  partito  nel 2011 chiamato The Public  Domain Review : dal nome si  comprende immediatamente che la tipologia è quella di una rivista il cui  scopo è l’esplorazione di  quanto  detto  nel  paragrafo  precedente.

La proprietà intellettuale del progetto è della Open Knowledge Foundation ,   no-profit inglese  il cui  scopo  è quello di  promuovere la conoscenza attraverso il libero  accesso  alle informazioni disponibili  in rete.

SitoBici: un portale per l’escursionismo su due ruote ma anche a piedi

Pedalare per conoscere  è il nome di un progetto  nato  nel 1991  come idea nata dall’esperienza pluriennale di  Claudio  Zaccagnino, autore di libri  dedicata all’escursionismo in mountain – bike e quello più classico a piedi  con zaino  in spalla.

L’intenzione fu  quella di incentivare l’uso  della bicicletta, in special  modo il rampichino come allora veniva chiamata la mountain – bike, strumento indispensabile per una forma di  turismo  eco – sostenibile.

In questi  ventisette anni l’autore,  che ricordiamo  essere stato in passato   anche editore di libri  legati all’escursionismo in genere, ha avuto modo di  allargare il suo interesse disponendo in rete SitoBici estremamente ricco per quanto  riguarda sia informazioni  su percorsi  da effettuare in bicicletta o  a piedi con cartografia accurata e note per il GPS, ma anche notizie utili come, ad esempio, una scala di  valutazione riguardante le difficoltà dei percorsi in mountain – bike.

 

Monumentaltrees: gli alberi monumentali hanno un loro sito

 

Di lui  conosciamo  solo  il nome, Tim, vive a Gand in Belgio e quattordici  anni fa, quindi  nel 2003, ha avuto l’idea di un progetto nato  dalla sua passione per gli  alberi, specie quelli monumentali: un grande database di  questi monumenti  della natura, consultabile da tutti e con la possibilità di ognuno  di  arricchirlo.

Questo progetto dal 2010 è diventato una community  molto  attiva che ha la sua casa nel  sito monumentaltrees.com.

Qui, ad oggi,  sono  disponibili  più di  sessantamila foto degli  alberi, mentre 31.475 sono  gli  alberi  registrati con tanto  di  coordinate satellitari  per individuarli  anche attraverso Google Maps o Bing Maps

P.S.  L’albero nell’immagine con cui  abbiamo aperto  l’articolo non è certo un albero  monumentale, ma ci  è piaciuto  lo stesso (dal  vivo è possibile vederlo all’inizio  del percorso  pedonale  che collega il paese di  Cogoleto a quello  di  Arenzano, in provincia di  Genova).

VK ovvero Facebook in cirillico

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Anche se non ha un miliardo  di  utenti  come Facebook, VKontakte con i  suoi  210 milioni  di  iscritti può considerarsi una realtà più che consolidata, specie in Russia dove è nata (2006) e dove risulta essere il secondo  social network più seguito, ovviamente dopo quello americano.

Il  suo  fondatore fu l’informatico  Pavel Durov che si  ispirò a piene mani  prendendo  Facebook come esempio, fino  al plagio  al meno  per quanto  riguarda la grafica.

Durov ne lasciò la direzione nel 2014 per presunte ingerenze di  collaboratori fin troppo  vicini  al  presidente Vladimir Putin.

Si è vociferato  che Edward Snowden, riparato in Russia dopo  lo  scandalo Datagate, abbia offerto  tutta la sua professionalità per rendere il sito più sicuro (cosa smentita dallo  stesso Durov in un’intervista a TechCrunch).

Il dubbio insinuante è che se oggi VKontakte è amministrato  da uomini  vicini  al  Cremlino,  la privacy degli  utenti non è forse garantita al massimo.

D’altronde anche il gigante Facebook ha dimostrato qualche pecca di  troppo  nella sua gestione.

Water(on)line: un sito nato “sull’acqua”

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Wateronline mantiene le promesse del suo sottotitolo e cioè quello di essere Giornale d’acqua (ambiente e paesaggio).

Tutte le informazioni riguardanti dalla politica all’economia, dall’ambiente al paesaggio (temi legate all’acqua) sono molto approfondite e ricche di spunti per tutti i lettori.

D’altronde non poteva essere diversamente considerando che la realizzazione di Wateronline è nata da un progetto voluto  dal  Corso  di  Giornalismo e Cultura Editoriale del  Dipartimento di  Italianistica dell’Università di  Parma: una garanzia per la professionalità dei  contenuti

 

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