Con settemila dollari  come budget non si può pensare di  fare grandi  cose, tanto  meno un film.

Eppure, venticinque anni  fa, Robert Rodriguez realizzò con quella somma un film che presto  sarebbe diventato  un cult: El mariachi.

El mariachi si  sviluppò in una trilogia con Antonio  Banderas nel  ruolo  principale, dando così vita ad un nuovo genere: il burrito-western, che non ebbe certamente la stessa fortuna degli  spaghetti –western realizzati da Sergio  Leone  accompagnati  dalle splendide colonne sonore di  Ennio  Morricone.

A fare la fortuna della trilogia del mariachi furono  senz’altro le vicende narrate piuttosto che la colonna sonora.

Risalendo nel tempo, e cioè tra gli anni ’50 e ’60 in quella che era la Repubblica Socialista Federale di  Jugoslavia, nasceva lo  stile Yu – Mex.

In pratica alcuni  cantanti popolari  nella Jugoslavia di  Tito decisero di  eseguire canzoni  messicane, naturalmente tradotte nella loro  lingua nazionale.

In questa maniera nacquero  delle band, come il Trio  Paloma, che si  esibivano con tanto  di  sombrero e costume made in Mexico.


 

 

Se invece preferite il mariachi  interpretato  da Antonio  Banderas