Diane Ackeman è profondamente legata alla natura e agli esseri viventi, tanto da farne il tema principale delle sue poesia e saggi.
Lei, che oggi ha sessantanove anni essendo nata il 7 ottobre 1948, ha visto i suoi scritti pubblicati sul The New York Times e sul National Geographic, solo per citarne alcuni delle più importanti riviste con cui collabora, ha ricevuto un Bachelor of Arts dalla Pennsylvania State University, ed un Master of Arts, Master of Fine Arts e Ph.D dalla Cornell University.
A questi riconoscimenti si aggiungono quelli dovuti alla sua ampia opera di saggistica: The Human Age: The World Shaped by Us; One hundred names for Love; Dawn Lighit; The Zookeeper’s Wife.
Da quest’ultimo titolo, The Zookeeper’s Wife, è tratto il film omonimo per la regia di Niki Caro, con Jessica Chastain, Johan Heldenbergh e Daniel Brühl nei ruoli principali.
Il film, che uscirà nelle sale americane il prossimo 31 marzo, è ambientato nel 1939 durante la Seconda guerra mondiale a Varsavia (un anteprima del film si è avuta il 7 marzo nella capitale polacca) quando le truppe naziste invasero la Polonia.
Come altre vicende di ordinaria umanità che si ebbero durante il periodo bellico, anche qui la storia vera è quella dei coniugi Antonina e Jan Zabinski, gestori della zoo di Varsavia, che nascosero nelle gabbie di quegli animali uccisi dai bombardamenti, centinaia di ebrei salvandoli dalle persecuzioni.