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Archaeopteryx bavarese

Fossile di Archaeopteyx
– Museum für Naturkunde in Berlin

 

Un fossile di  Archaeopteryx  vecchio  all’incirca di 150 milioni di  anni, è stato  riportato  alla luce recentemente in Baviera.

La sua particolarità, cioè la differenza con  altri  fossili  della stessa specie, ha fatto  ipotizzare da parte dei paleontologi    che in Archaeopteryx  vi  fosse stato  nel  tempo  passato una forma di  speciazione, cioè quel processo  evolutivo  per cui  da specie preesistenti se ne formano  delle nuove

I siti  nella Germania meridionale dove  altri  fossili  di  Archaeopteryx  sono  stati rinvenuti fanno parte del Jurassic Limestone:  cioè una catena di  isole poste nel mare che, nel  Giurassico (199 – 145 milioni  di  anni  fa)  ricopriva quella  parte del territorio  tedesco.

Quando  nel XIX secolo il primo  fossile di  Archaeopteryx  venne scoperto per gli  scienziati  fu  immediatamente riconosciuto  come il più antico uccello conosciuto. Solo  negli  anni a seguire vennero  alla luce fossili ancora più antichi, di  altre specie, ritenute l’anello  di  congiunzione tra rettili ed uccelli.

 

 

Il Libro dei segni miracolosi di Augusta

 

E’  di pochi  giorni  fa il primo  avvistamento  di un presunto UFO nei cieli  del  Messico, per lo meno  quello  che ufologi  e appassionati  di  fantascienza affermano  che sia, cosa che verrà poi smentita da chi, razionalmente, cerca la causa dell’avvistamento in un qualche fenomeno  tutto  terrestre.

E’  anche vero  che oggi la tecnologia aiuta molto  a dissipare ogni  dubbio su  qualche mistero  costruito  dalla  fantasia e credulità di  alcuni, ma lo  stesso  si può dire dei  fenomeni apparsi cinque o  sei  secoli  fa, quando  certo non esistevano  smartphone o Facebook per divulgare l’evento?

Il Libro  dei  segni miracolosi di  Augusta  (o Libro  dei  Miracoli) è un manoscritto  redatto  ad Augusta nel 1550 e composto  da 169 pagine con raffigurazioni ad acquarello.

Le immagini  rappresentano  fenomeni legati  a prodigi biblici, ad alcune calamità dell’epoca, ma anche quelle di  comete viste nei  cieli del XVI secolo e di oggetti che fluttuano come l’ufo  visto  nei  cieli  del Messico.

Il Libro dei  segni  miracolosi  di  Augusta  è stato  edito  da Taschen a cura di  Till – Holger Borchert, docente di Storia dell’Arte all’Università di  Aquisgrana e Joshua  P. Waterman, ricercatore del Germanisches Nationalmuseum 

 

 

La Germania al Polo Nord durante l’ultima guerra mondiale

resti  della base metrologica tedesca

Resti della base meteorologica a tedesca

Per una volta gli  archeologi  nella loro  ricerca non hanno portato  alla luce reperti o strutture vecchi  di  secoli, ma resti di una base segreta tedesca risalenti  alla seconda guerra mondiale.

Nell’isola di  Alexandra Land, nel  mare di Barents a 1.100 chilometri  dalla città di  Arkhangelsk – Polo Nord), un team di  ricercatori  russi è riuscita ad esplorare una stazione meteo tedesca risalente al 1943.

L’esplorazione, avvenuta in agosto, è stata possibile perché in quel periodo il clima è decisamente più caldo (ma siamo  sempre al Polo Nord) e parte del ghiaccio  e della neve che ricopriva la base militare tedesca si è sciolta.

Tra i reperti sono  stati  ritrovati strumenti scientifici,  uniformi, armi  e munizioni nonché, curiosamente, tra i testi  di  meteorologia anche quello di un classico  dei  romanzi di  Mark Twain: Tom Sawyer.

La base che, in piena operatività, contava tra meteorologi  ed operai  una decina di  persone, venne evacuata nel 1944.

Essa era parte di una rete segreta di  stazioni  artiche che monitoravano  le condizioni  climatiche del  nord Europa ai  fini  delle operazioni  strategiche dell’esercito tedesco.

Tra le curiosità, oltre ai  gusti  per i classici di Mark Twain, è quella di  aver trovato delle scatole di  sardine provenienti  dal  Portogallo, con etichette in inglese e vendute nel  mercato Americano. Si presume che a questa dieta, gli occupanti  della base, abbiano  aggiunto  anche la carne proveniente dall’uccisione di  orsi  polari (contraendo la trichinellosi).


 

Gli Edelweiss Pirates contro il nazismo

Un gruppo  di  giovani  tedeschi  appartenenti all'organizzazione anti  nazista Edelweiss Pirates

Un gruppo di giovani tedeschi appartenenti all’organizzazione anti nazista Edelweiss Pirates

Durante la Seconda guerra mondiale numerosi  giovani  tedeschi si  ribellarono  al  regime nazista confluendo in gruppi clandestini e quindi  compiendo   azioni  contro il  regime a rischio della propria vita.

Fra questi  gruppi il più famoso  è quello  della Rosa Bianca che operò dal giugno 1942 fino al febbraio 1943, cioè quando  la Gestapo arrestò tutti i componenti  della Rosa Bianca e, dopo giorni  di  torture, li  condannò a morte.

Anche gli Edelweiss Pirates  (I Pirati  della Stella Alpina) era composto  da giovani che si  ribellarono al  nazismo ostentando il loro  modo  di vivere con  balli, canti  e costume sociale ritenuto  scandaloso dal  nazismo.

Non si limitarono ad un’azione plateale,  ma offrirono  rifugio ai  fuggitivi  dai  campi  di  concentramento, si  scontrarono  con i membri  della Gioventù hitleriana e riempirono i muri  delle città tedesche di  scritte contro  Adolf Hitler.

Purtroppo  anche loro  finirono  vittime della Gestapo e senza nessun processo, condannati  a morte.

Nel 2005 amministrazione della città di  Colonia ha riconosciuto ufficialmente  la Edelweiss Pirates come combattenti della resistenza anti – nazista.

Alla cerimonia di  allora parteciparono  anche quattro appartenenti  all’organizzazione riusciti  a fuggire dalla cattura della Gestapo proseguendo  nella loro  opera contro la dittatura.

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