
Non è morto ciò che può vivere in eterno.
E in strani eoni anche la morte può morire
Abdul Alhazred
La frase è tratta dal Necronomicon: si dice che il poeta arabo Abdul Alhazred, poco prima dell’avvento di Maometto, che si avventurò nel deserto arabo per arrivare alla città perduta dalle mille colonne: Irem.
Qui trovò fra le sue rovine un testo di magia nera chiamato inizialmente Al Azif , dove la parola azif è una locuzione della lingua araba per indicare quei misteriosi suoni che, durante la notte, si odono nel deserto e che si dice essere la voce dei demoni.
In seguito, quando il testo venne tradotto in greco dall’erudito bizantino Teodoro Fileta, esso prese il nome di Necronomicon: Il libro delle leggi che governano i morti.
La storia riporta anche la tragica morte del suo scopritore: divorato nelle vie di Damasco da un mostro invisibile, almeno questo è stato riferito da alcuni testimoni oculari dell’epoca.
A questo punto la realtà del Necronomicon è che esso sia la pura invenzione di uno degli autori più fervidi della fantascienza mondiale: H.P. Lovecraft.
Egli stesso si meravigliò di come i suoi lettori fossero assolutamente certi che il libro maledetto non fosse una pura invenzione letteraria, ma la realtà di un mistero esoterico tenuto nascosto per secoli. Anzi, più Lovecraft diceva che il Necronomicon era semplicemente una sua invenzione , più si rafforzava l’idea che egli, in questo modo, volesse creare una sorta di depistamento della verità.
Il bello è che anche nelle librerie antiquarie più serie incominciò ad apparire in catalogo il Necronomicon: i venditori di libri antichi, ovviamente, volevano in questa modo solo entrare in un gioco per loro divertente, non certo per lucro.
Fu così che Philip Duchesnes, titolare di una delle librerie antiquarie più famose di New York, mise nel 1941 a catalogo il Necronomicon con un prezzo allora astronomico di 900 dollari: rimase meravigliato dai numerosissimi acquirenti che volevano ad ogni costo il libro, offrendo anche una cifra superiore a quella proposta dall’antiquario.
Il Necronomicon è un pseudobiblia cioè libri che, pur essendo citati con tanto di titolo ed estratti in opere di saggistica o narrativa, hanno in comune una caratteristica che li distingue da qualunque altro libro: semplicemente non esistono.
A coniare la definizione di pseudobiblium fu nel 1947 lo scrittore Lyon Sprague de Camp in un articolo pubblicato nel Saturday Rewiev of Literature, nel quale metteva in risalto come queste opere, per la fama raggiunta, fossero in competizione con i libri realmente esistenti.
Nel box seguente il libro di Sergio Basile Il Necronomicon: storia di un libro che non c’è