Eniewetok (nella lingua locale delle isole Marshall) è un atollo corallino composto da una quarantina di isole nell’oceano Pacifico.
Nella seconda guerra mondiale l’atollo era sotto il controllo del Giappone, alla fine del periodo bellico passò sotto l’amministrazione americana.
Immediatamente dopo il conflitto iniziò una progressiva evacuazione degli abitanti dalle isole, in quanto gli Stati Uniti trasformarono Eniewetok in un poligono di tiro per testare gli ordigni nucleari.
I test iniziarono nel 1948 e terminarono nel 1962: il 31 ottobre del 1952 venne fatta esplodere la prima bomba all’idrogeno con una potenza pari a 10.4 Megaton cioè mille volte più potente di quella sganciata su Hiroshima.
Solo nel 1977 il governo degli Stati Uniti iniziò la bonifica dei materiali radioattivi dal suolo delle isole.
Ed è a questo punto che inizia il dramma per molti soldati americani chiamati ad operare per le operazioni di bonifica.
Nelle foto d’epoca si vedono soldati vestiti con tute protettive e respiratore: peccato che quel tipo di attrezzatura veniva indossata solo per le esigenze di scena in documentari e fotografie volute dalle troupe cinematografiche dell’esercito americano.
Dopodiché gli uomini, restituita l’attrezzatura di protezione, passavano al lavoro di bonifica indossando solo pantaloncini e t-shirt.
Tra il 1977 ed il 1980 furono circa 4.000 i soldati impiegati a Eniewetok: centinaia di loro, in seguito, hanno avuto problemi di salute e tumorali, nonché difetti gravi presenti alla nascita dei loro bambini.
L’esercito ha sempre negato una connessione tra le malattie e la bonifica, adducendo che le misure di sicurezza erano quelle adeguate ad un livello di radiazione ben al di sotto della soglia di pericolosità.
Il Congresso riconobbe un risarcimento solo per quei militari che operarono durante i test atomici dal 1950 in poi, mai per quelli che, più di vent’anni dopo, intervennero nella bonifica.
Questa storia ricorda le vittime da uranio impoverito tra i militari italiani impiegati nelle missioni internazionali a partire dalla guerra nei Balcani.
L’esplosione della prima bomba ad idrogeno chiamata Ivy Mike
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