E’ di pochi giorni fa il primo avvistamento di un presunto UFO nei cieli del Messico, per lo meno quello che ufologi e appassionati di fantascienza affermano che sia, cosa che verrà poi smentita da chi, razionalmente, cerca la causa dell’avvistamento in un qualche fenomeno tutto terrestre.
E’ anche vero che oggi la tecnologia aiuta molto a dissipare ogni dubbio su qualche mistero costruito dalla fantasia e credulità di alcuni, ma lo stesso si può dire dei fenomeni apparsi cinque o sei secoli fa, quando certo non esistevano smartphone o Facebook per divulgare l’evento?
Il Libro dei segni miracolosi di Augusta (o Libro dei Miracoli) è un manoscritto redatto ad Augusta nel 1550 e composto da 169 pagine con raffigurazioni ad acquarello.
Le immagini rappresentano fenomeni legati a prodigi biblici, ad alcune calamità dell’epoca, ma anche quelle di comete viste nei cieli del XVI secolo e di oggetti che fluttuano come l’ufo visto nei cieli del Messico.
Il Libro dei segni miracolosi di Augusta è stato edito da Taschen a cura di Till – Holger Borchert, docente di Storia dell’Arte all’Università di Aquisgrana e Joshua P. Waterman, ricercatore del Germanisches Nationalmuseum